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SICURFER

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SICURFER Tecnologie innovative per la Sicurezza della circolazione dei veicoli Ferroviari.

Il progetto SICURFER (Tecnologie innovative per la SICURezza della circolazione dei veicoli FERroviari), intende rispondere a tali esigenze studiando nuove unità diagnostiche (UD) installabili a terra o a bordo, a seconda della necessità. Le prime, maggiormente indirizzate ad infrastrutture non estese (ad esempio deviatoi, viadotti) garantiscono un monitoraggio continuo nel tempo dei parametri funzionali e di degrado, le seconde, destinate a strutture estese (ad esempio armamento, sede, segnalamento) offrono un monitoraggio continuo nello spazio, ma richiedono un’elevata frequenza dei “passaggi” con elevati costi di esercizio per effettuare un monitoraggio sufficientemente intenso anche nel tempo.

Programma di Finanziamento

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – PON Ricerca e Competitività 2007-2013

 

Coordinatore

Ansaldo STS (I)

 

Partners

Ansaldo STS (I); ircumvesuviana (I); Rete Ferroviaria Italiana (I);Selex Communications (I); Intecs (I); SymaconTech (I); Strago (I); TecnoSistem (I); 3F&EDIN (I); TRS (I); Università degli Studi del Sannio (I); Università degli Studi Federico II di Napoli (I); TEST (I); TRAIN (I); Contact (I); Softeco (I)

 

Descrizione

Negli ultimi decenni si è assistito ad un incremento continuo dei parametri che caratterizzano il grado di utilizzo di veicoli e infrastrutture ferroviari: numero di convogli transitanti al giorno; carico per asse; lunghezza e velocità dei convogli. A ciò corrisponde un incremento di sollecitazioni derivanti da un esercizio più intenso ed, in definitiva, un’accresciuta velocità di evoluzione dei fenomeni di degrado del materiale rotabile e delle infrastrutture.

Particolare attenzione meritano quei fenomeni di degrado che possono condurre all’instaurarsi di condizioni di pericolo potenziale per la circolazione ferroviaria, a fronte delle quali diventano più numerose e complicate le azioni di verifica da parte del personale addetto alla gestione di sistemi ferroviari nazionali, regionali e suburbani/urbani. Quindi l’indiscutibile necessità di mantenere ai massimi livelli la sicurezza di tali sistemi, spinge operatori e gestori di infrastrutture a intensificare le attività di verifica ispettiva, il che conduce ad un incremento di costi e ad una riduzione di disponibilità dei sistemi di trasporto stessi. Negli ultimi anni, specialmente per il trasporto di lunga distanza, sono stati introdotti sul mercato europeo sistemi diagnostici automatici installati su materiale rotabile specializzato. Queste soluzioni richiedono grossi investimenti e sono di difficile attuazione, specialmente da parte di esercenti locali.

Inoltre l’incremento dei parametri di traffico su evidenziato determina un corrispondente incremento di “passaggi” di tali sistemi diagnostici e, quindi, dei costi di esercizio. Il mercato dei trasporti su rotaia evidenzia, in definitiva, una crescente domanda di soluzioni di monitoraggio dei veicoli in transito e delle infrastrutture che prevengano fenomeni di minaccia alla sicurezza ferroviaria, richiedendo investimenti contenuti e massimizzando l’efficienza gestionale. Il progetto SICURFER (Tecnologie innovative per la SICURezza della circolazione dei veicoli FERroviari), intende rispondere a tali esigenze studiando nuove unità diagnostiche (UD) installabili a terra o a bordo, a seconda della necessità.

Le prime, maggiormente indirizzate ad infrastrutture non estese (ad esempio deviatoi, viadotti) garantiscono un monitoraggio continuo nel tempo dei parametri funzionali e di degrado, le seconde, destinate a strutture estese (ad esempio armamento, sede, segnalamento) offrono un monitoraggio continuo nello spazio, ma richiedono un’elevata frequenza dei “passaggi” con elevati costi di esercizio per effettuare un monitoraggio sufficientemente intenso anche nel tempo. Nel presente progetto si punta ad aumentare tale frequenza studiando UD installabili su comuni veicoli in esercizio, quindi senza la necessità di ricorrere a materiale rotabile specializzato. Le UD saranno dotate di sensoristica, sistemi di acquisizione ed elaborazione dati e saranno in grado di inviare ad un Centro di supervisione informazioni diagnostiche aggregate, quali ad esempio segnalazioni di warning e di allarme.

Il centro sarà dotato di un modulo di supervisione in grado di fornire agli operatori di esercizio e manutenzione una visione schematica d’insieme circa lo stato del sistema controllato, evidenziando graficamente l’approssimarsi di eventi che mettano potenzialmente a rischio la sicurezza. Sulla base di tali informazioni, si procederà alla selezione della strategia d’intervento sulle infrastrutture, più efficace ed efficiente, grazie ad un sistema di supporto alle decisioni, e saranno monitorate le flotte dei veicoli circolanti allo scopo d’individuare criticità tipiche di una tipologia di veicoli. Da un punto di vista tecnologico, si farà ricorso all’introduzione di tecnologie innovative per i sistemi di trasporto su rotaia, settore questo tipicamente conservativo in quanto molto legato al rispetto delle condizioni di sicurezza.

Per tale motivo il progetto prevede, nell’ambito del primo Obiettivo Realizzativo di Studio di Sistema (numero 0), la definizione di linea guida per la validazione e, in prospettiva, per la certificazione delle UD. Al momento si prevede di introdurre tecnologie quali le FPGA, le MEMS e quelle optoelettroniche. Il progetto richiede l’apporto di numerose competenze che, al termine del progetto stesso, ci si attende risultino notevolmente accresciute. Sarà difatti necessario partire dalle competenze detenute dai gestori e manutentori dei sistemi su rotaia, dagli esperti nella realizzazione di Unità diagnostiche (sono richieste esperienze sia in campo civile sia in campo tecnologico), dagli esperti di tecnologie innovative. Il sistema studiato avrà, inoltre, bisogno di un’azione di integrazione che permetta di definire gli aspetti tecnici sistemici in modo da rispondere al meglio alle attese di incremento dei livelli di sicurezza.

A tal fine è stato necessario costituire un’ampia compagine di proponenti, ciascuno dei quali porta esperienze di alto livello in ambito nazionale e non solo. Sono stati quindi coinvolti importanti utilizzatori finali (Circumvesuviana e Rete Ferroviaria Italiana), un rilevante numero di Piccole e Medie Imprese, aventi ciascuna una forte e diversificata specializzazione, ed alcuni organismi di ricerca in grado di garantire una notevole crescita allo stato dell’arte attuale del settore del trasporto su rotaia. Ansaldo STS è la capofila di questa compagine e, oltre a studiare le UD più direttamente collegate alla propria esperienza progettuale-impiantistica, svolgerà il ruolo di “integratore di sistema”, ponendosi così alla testa di una filiera di aziende.

Gli obiettivi definiti, le tecnologie messe in campo e la capacità di proporre sistemi sul mercato internazionale, si ritiene possano garantire alla compagine di raggiungere con successo gli obiettivi di progetto e, successivamente, di passare alla fase di industrializzazione occorrente a competere sul mercato del trasporto su rotaia.